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martedì 1 marzo 2022

Nuova pagina

Il diario è rimasta fermo per un annetto... E' arrivata l'ora di riaprirlo e girare pagina.
In realtà ero già pronto a pubblicare il nuovo racconto nei primi giorni di gennaio, ma poi per mille impegni non sono riuscito a farlo. 
Un anno sportivo, il 2021, passato tra alti e bassi, ma intenso. 
A inizio anno un buona forma, la tallonite migliora...ma poi 'esagero' e ad inizio primavera la pago subito. 
Un po' di recupero con spinbike in casa, un po' di esercizi di potenziamento e qualche giro in bicicletta; in un mesetto si riprende a correre.
Durante l'estate tanto nuoto e la corsa che riprende il suo ruolo. 
Esco un giorno sì e uno no, sfioro i 40km settimanali; nulla di eccezionale, ma comunque soddisfacente, con ritmi tutto sommato buoni (5'/km o poco meno). 
Ad agosto qualche giorno in Trentino, dove correre è uno spettacolo e dove riesco anche a concedermi una breve uscita trail 8km, 600m+/-)


Arrivo fino a 15km circa, ma proprio dopo questo 'lungo', un po' di infiammazione mi riprende ai primi di dicembre.
Riesco a conviverci ma non faccio più di 10km, altrimenti mi duole il tallone e un po' il tendine di Achille.
Chissà cosa sarà successo a questo mio piede destro....
Nel frattempo integro sessioni quasi giornaliere di addominali e esercizi vari seguendo un canale di YouTube. 

La clavicola? A più di un anno di distanza mi ha lasciato in eredità dei fastidi di infiammazione cervicale che mi prendono occasionalmente, soprattutto dopo sessioni strong di potenziamento. 
Dormire sul fianco tutta notte indolenzisce la spalla che mi duole al risveglio, ma passa quasi subito. 
Riguardo alla forza non siamo ancora al 100%, ma ci sto lavorando costantemente. 

La corsa si è ripresa i suoi tempi e i suoi km, benché per uscite più corte, per lo più in campagna e con qualche infiammazione sempre presente. 
Un nuovo modo viverla, più rilassato, in quanto per ora non sto facendo più gare, ma nello stesso tempo con qualche ansia in più durante la corsa stessa. 
La caduta in bici mi ha infatti lasciato un sensibile timore di farmi male nuovamente e il dolorino al piede non aiuta.
E il periodo che stiamo vivendo, tra Covid-19 e la recente guerra in Ucraina, non mi lasciano sereno. 

Quindi...per concludere... non si molla, anche perché ho acquistato le scarpe nuove, Brooks Glycerin 19, molto ammortizzate e e piuttosto comode, che in questo momento hanno gia' raggiunto i 300km.

Alla prossima! 

giovedì 31 dicembre 2020

Tempo di bilanci(a)

Da quando circa 10 anni fa si è rotta la bilancia pesa persone, non ne ho acquistate altre.
Però quest'anno, soprattutto dopo la frattura della clavicola, ho notato che qualche chiletto aggiuntivo si era posato sui miei fianchi. 
Detto fatto, comprata: il test ha confermato, 94,5 kg.
Circa 5kg in più di un anno fa, quando mi ero pesato dai miei genitori. 
Hanno sicuramente influito gli stop dovuti alla tendinite, la clavicola rotta, la tallonite e il cibo...
Chiudo un anno sportivo tribolato.
Durante il primo "lockdown" avevo riacquisito una buona dimestichezza di corsa (su tapis roulant).
Alternando con il nuoto, tutto bene fino a metà luglio...quando era tornata la tallonite che mi aveva obbligato a optare per la mountain bike che risulterà "fatale" il 14 agosto...
1 mese di stop su divano..
 Riprendo a metà settembre, piano piano, ma poi a metà ottobre di nuovo tendinite. 
Quasi 600km di spinbike da metà novembre fino a fine anno e una buona dose di pesi con la panca multifunzione, per recuperare il tono muscolare della spalla.
Infine, da metà dicembre, alcune timidissime camminate in campagna e su tapis roulant, con il massimo raggiunto ieri cioè 30 minuti a 6'30" / km alternando corsa e cammino, con dolore presente ma attenuato. 

È dura, ma sono sportivo da troppo tempo, fa parte del mio status: trovarmi delle attività sportive da fare è quasi un dovere (molto piacevole), soprattutto quando prendi 5 kg in un anno.
Per l'anno prossimo continuerò con spinbike, pesi e nuoto (se possibile) e spero di riuscire a correre costantemente, senza strafare, ma divertendomi e senza problemi. 

sabato 9 maggio 2020

Outdoor

Poco, pochissimo tempo per scrivere sul blog, che pero' non voglio abbandonare, anche per tenere traccia della mia vita di corsa e non solo.

Stiamo passando un periodo estremamente difficile. Il Corona virus ha causato e sta ancora causando molti decessi e malati con uno sforzo incredibile da parte del governo e di tutti coloro che lavorano in prima linea.
Dal 4 maggio siamo passati, due dopo mesi di lock down alla cosi detta fase 2. Riaprono molte attività, si può uscire a piedi oltre i 200m da casa per passeggiate e fare attività motoria; cauto ottimismo, anche se siamo ancora lontani dalla fine di questa pandemia e dovremo stare attenti.
Per quanto mi riguarda, lavoro a casa in smart working dal 25 febbraio.
Dall'8 marzo, ovvero dall'inizio del lockdown, sono uscito a fare un paio di volte la spesa e l'ultima settimana ho corricchiato per un paio di mezz'orette non oltre i 200m da casa come da decreto governativo.
Spero che questa riapertura e inizio della seconda fase, permetta di riprendere le vecchie abitudini, quali per esempio visite ai parenti, ripresa al lavoro per chi si e' dovuto fermare e tornare il più possibile alla normalità, soprattutto con la continua discesa dei casi di malati e decessi.
Non ce la faccio più a leggere sui social commenti 'negativi / offensivi / senza senso' su tutto quello che e' successo: per fortuna esiste il tasto 'blocca', 'non seguire' , 'disconnetti' usato più volte negli ultimi 2 mesi e forse anche da qualcun altro nei miei confronti, chissà.

Riguardo alla corsa, beh..ai primi di Marzo ho rispolverato un tapis roulant di Barbara del 2006, praticamente nuovo: velocità max 5'/km, piuttosto affidabile.
Posizionato appena fuori dal garage, vista giardino, mi ha permesso di correre 'outdoor' per quasi 250km...convivendo con un po' di infiammazione al tendine d'Achille, poi scomparsa.
Ho notato pero' che la corsa su tapis roulant e' totalmente diversa, più impostata e controllata rispetto a quella su strada o campagna: appena sono uscito nei dintorni di casa ho notato che gli appoggi sono totalmente diversi.
Non so se sia stato quello , se siano le scarpe nuove (Brooks Ghost 12, forse meglio le 11...), ma da una settimana mi si e' infiammata l'anca e tornata un po' di tallonite, che va e viene, sperando sia solo una condizione passeggera.
Le gare rimarranno virtuali per un po', ma almeno ora posso uscire a correre o in mountain bike.

Questa settimana sono tornato a sgambettare nella mia amata campagna, con i suoi profumi e aria fresca. Una sensazione nuova e riscoperta, per nulla banale.
E ho incontrato, in quella manciata di km in campagna, più persone di quelle che incrocio solitamente in un mese; la voglia di outdoor e' un diritto per tutti, dopo due mesi ''rintanati" in appartamento.
Perché di questo si tratta, siamo stati ''chiusi'', ma nell'accezione positiva del termine, per essere riparati/preservati/protetti dal virus, non perché il governo si sia divertito ad applicare delle restrizioni.
E come la natura si risveglia in primavera, lo facciamo anche noi con la nostra fase due.

lunedì 25 novembre 2019

Pazienza e ostinazione

10 mesi dall'infortunio...che dire, tra uno "sbuffo" e l'altro, da quasi un mese corro 40km circa settimanali, che è un bene, anzi è ottimo, a volte anche per tre giorni di seguito.
Il problema è la durata dei singoli allenamenti; quando a metà ottobre ho superato i 10km, una volta 12 e una 15, l'infiammazione si è riacutizzata e mi ha fatto "retrocedere" di una settimana nella fase di recupero (come successo già a marzo e maggio quando provavo a camminare/correre per 20 minuti, allora con ripercussioni ben più pesanti, in quanto ero nella fase acuta dell'infiammazione)

Inevitabilmente anche durante i giorni successivi a questo "lungo da ben 15km" ho avuto male.
Evidentemente era troppo per quel momento...e forse lo sapevo pure, ho sbagliato.
Quindi ho dovuto attendere e ricominciare da capo: parte della nuova ripresa ha avuto sede a Modena, durante una trasferta lavorativa.
Con molta calma...correndo per il centro, facendo il turista di corsa come mi e' capitato spesso.
Un paio di settimane fa, dopo aver raggiunto ancora una condizione decente, ne ho rifatti 12 a circa 5'/km ed è andata benino, per lo più su sterrato in campagna.
Ho poi cominciato ad aumentare lievemente il ritmo.
Una decina di giorni fa corsa durante una trasferta lavorativa in Russia, ho corso (poco) su tapis roulant, ho fatto nuoto e sono stato in piedi per parecchio tempo durante il giorno.
Inutile dire che avevo male e pensavo di essermi giocato nuovamente parte del recupero.

Domenica scorsa,  al ritorno dalla trasferta, corro per 10km, magicamente senza problemi. Forse l'acqua gelata delle pozzanghera in campagna ha aiutato....
Diciamo che ho ancora gambe pesanti e l'infortunio non è assolutamente passato: ogni passo è ancora misurato e composto, onde evitare movimenti sbagliati.
La velocità è quella che è...con un paio di uscite a 4'55"/km, per ora non riesco ad aumentare per tutta la durata dell'allenamento.
Come scrivevo nel post precedente, la pazienza nel riprendere gradualmente deve essere un punto fermo.

Non appena ho trasgredito, troppo veloce o allenamento troppo lungo, l'ho pagata dubito.
Anche perché, dopo ogni corsa, un po' di indolenzimento al tallone era presente: ma non questa settimana, per fortuna.
Sono per ora sensibilmente contento della ripresa, considerando sopratutto la fatica per arrivare a questo punto.
Piano piano aumenterò km e velocità e spero di tornare a divertirmi su qualche percorso trail.
Sto per lo più correndo in campagna, anche perché il terreno e' più morbido dell'asfalto

    
Le cose più belle?

I 9km di giovedì scorso alle 6:00 di mattina.
.......e quelli di venerdì durante la pausa pranzo....












...e ieri 14km sotto la pioggia, vento e una campagna fangosa.

...momenti di serenità riacquistata.

Infine, ribadisco, nella vita di tutti i giorni sono indispensabili ciabatte e scarpe adatte, altrimenti non si guarisce più...

Maledetta tallonite!!


mercoledì 28 agosto 2019

Maglietta bagnata

No...non mi riferisco a forme sinuose sotto magliette bagnate, durante un concorso per miss in una più o meno nota località vacanziera....
...semplicemente intendo la mia maglietta sudata dopo una (semi)corsa, sensazione vecchia rivissuta piacevolmente dopo circa 6 mesi.
Alla fine, sono state necessarie 6 sedute di onde d'urto, stretching, plantari e scarpe giuste, mountain bike e un po' di nuoto; ora riprovo piano piano a correre.
Le terapie sono servite tantissimo; ora un mese di pausa dalle terapie stesse e vedremo come andrà, seguendo il piano di recupero, che qui riporto, proposto dal Dott. Migliorini, che mi ha praticato le onde d'urto.




Più o meno ora mi inserisco al quinto giorno degli allenamenti proposti
Il tallone ancora mi duole, ma in maniera diversa e mi permette di muovermi, camminare bene e riprovare a mettere le scarpe da running.
La strada e' ancora lunga...obiettivo utopistico a breve termine la CorriPavia del 29 settembre, 10km non competitiva da fare con i miei due amici Max e Marco, per divertimento e per vedere se la mia autonomia sara' aumentata (per ora 6km)
A chi viene colpito da tallonite per ora mi sento di consigliare:

- riposo iniziale
- onde d'urto
- stretchnig
- scarpe adatte (ciabatte Crocs o Skechers fin da subito!); alleviano moltissimo il dolore e aiutano a camminare normalmente
- recupero sportivo molto graduale e solo quando l'infiammazione diminuisce (vedere sotto i miei allenamenti degli ultimi 2 mesi..da 1km a 6)
- pazienza, non forzare il recupero come ho fatto io e perdere 2 mesi peggiorando l'infiammazione...
- godersi il recupero e ritornare ad avere la maglietta bagnata...


mercoledì 24 aprile 2019

La strada e' ancora lunga...

Questa volta, ahimè, non si tratta di una bella salita sterrata o di un sentiero....
Si parla di strada per il recupero da un infortunio: l'ultima corsa vera e propria, datata 29 gennaio 2019, un fastidio a 500mt da casa e da allora....
Trattasi quasi certamente di tallonite, fastidiosa, dolorosa...anche nella vita di tutti i giorni.
Arrivando da decenni di sport e avendo provato un po' tutti i tipi di infortunio, credevo di poter "guarire" in un paio di settimane.
In realtà ci sono voluti circa 40 giorni per poter camminare bene, circa 2 mesi per poter provare una camminata veloce e poi una leggera corsetta, che però mi ha ricausato forte dolore...
Quindi, nuoto 2/3 volte alla settimana (divertente e allenante), un po' di MTB nel fine settimana nel Parco del Ticino, in attesa di tempi migliori per la corsa.
Ho scelto di non fare alcuna terapia, chi le ha fatte mi ha detto di essere guarito in più di 2 mesi, quindi sono più o meno in linea; se sarò ancora in queste condizioni tra un mese...sicuramente farò qualche terapia.
Nel frattempo il 28 aprile finalmente ci sara' il primo trail ad Ameno, lungo il percorso del Quadrifoglio, anello Indaco, dove spesso mi alleno...ma purtroppo non potrò parteciparvi.

Quindi, dopo la mezz'ora di nuoto di ieri, questa sera riproviamo con una mezz'oretta di camminata....sperando in sensazioni positive.

venerdì 6 gennaio 2017

La gara...la scelta migliore

Quattro i gradi sotto zero questa mattina, alla partenza della classica Corsa della Befana, svoltasi a Galliate.
Circa 400 i partecipanti.
Potevo andare a correre ieri sera, al buio, o partecipare alla gara questa mattina, anche se non mi sento a posto fisicamente.
L'attrattiva di una gara che conosco e che mi piace, ha la meglio; so inoltre che avrei incontrato molti amici allo start, Max, Raffa, Luca...
La prospettiva è quella di fare un buon allenamento, obiettivamente non sotto ai 4'40''/km anche perché faccio fatica a tenere i 4'50'' e la contrattura stessa si fa ancora un po' sentire.
Partenza al sole, con tiepido calore; da subito noto che la gamba non duole e va piuttosto bene.
I primi 3km scorrono tra asfalto e campagna sotto i 4'30''/km, sospinto dal gruppo, dall'agonismo e dalla voglia di scacciarmi dalle spalle un'annata di m....
Si passa per un bel tratto su sentiero nel bosco, poi la salita del cavalcavia della riseria in cui passo un paio di concorrenti, adoro le salite.
Ritmo pressoché costante intorno ai 4'35''/km, anche se la mancanza di forma fisica comincia a presentare i conti.
Ma là in fondo si vede il castello, una volta raggiunto si entra nel fossato e qui la parte più bella, un giro completo tortuoso all'interno dello stesso, sorpasso un podista sulla salitina finale e concludo 64esimo a 4'34'/km i 10,7km registrati.
Contento? Contentissimo, per mille motivi e scelta giusta, molto meglio di un buio allenamento serale...e felice all'arrivo, in cui nella mia mente do' idealmente un bel calcio all'annata appena trascorsa.


sabato 31 dicembre 2016

L'anno del Gallo

Chiudo l'anno podistico con un 12,5km rassicurante ma non ancora convincente; rassicurante per il chilometraggio (non superavo i 10km da un po'), ma non convincente per il fastidio alla coscia, ancora sensibilmente presente dopo il decimo km.
E' stato un anno "di corsa" difficile; un impegno extrapodistico mi ha stressato fisicamente e mentalmente togliendomi un po' di serenità e qualche infortunio di troppo mi ha frenato non poco.
Distorsione alla caviglia negli ultimi giorni del 2015, trascinata  a gennaio del 2016, tendinite in primavera e in forma acuta da aprile a metà luglio, poi una contrattura il 30 ottobre, dopo un bel allenamento nel Parco del Ticino, che sto ancora pagando.
Poche gare, l'ultima "lunga" a marzo (Monteregio Trail), poi una comparsata a una tappa del Grand Prix di Novara e una bella ma breve gara in salita a Rosazza.
Meno chilometri rispetto agli ultimi due anni, meno dislivello...ma non tutto è da buttare via.
Le gambe, quando hanno potuto hanno girato bene e i miei ritmi "lenti" di allenamento sono scesi di una 10"/km.
Peccato per questi continui sali scendi di forma; dover riprendere tutte le volte da capo, con cautela..ascoltare il fisico..e ora, a distanza di due mesi dalla contrattura, di ripetute, fartlek, trail ecc. non se ne parla, il mio gambone, se spingo troppo o vado su terreni troppo accidentati, mi ammonisce subito.
Però secondo il calendario cinese il 2017 è l'anno del Gallo, quindi, volendo crederci, comincia sotto i migliori auspici per me....
Di sicuro continuerò a correre, perché per me, come per ogni podista, la corsa è una 'droga' pulita, la cui assunzione regolare da solo effetti benefici (a differenza di quell'altra).
Come per esempio quando esci una mattina d'inverno con il sole ancora basso basso, poi cominci a sentire un tepore sulla schiena e poi sulla via del ritorno il sole è salito, ti abbaglia e scalda, nonostante la temperatura sia prossima agli 0°C.
Ed è così, che la giornata inizia con lo spirito giusto .




venerdì 16 ottobre 2015

Una lepre da inseguire al Grand Prix

Ne ho viste di minilepri su quei 6,5km di campagna; sono solitamente sfuggenti...si fermano appena mi vedono arrivare, poi scappano impazzite e si buttano nella boscaglia.
Ma questa volta mi trovo davanti una lepre diversa (che chiameremo Diego, perché è il suo nome); non è scappata, è rimasta sempre davanti a me, leggiadra nel suo incedere, generosa.
Mi controlla di tanto in tanto con la coda degli occhi, incitandomi, invitandomi a seguirla e a inseguirla.
Per permettermi di starle vicino, trotterella a ritmo ridotto, non a quello che saprebbe e potrebbe mantenere.
Mi accompagna, ma quando ormai siamo in vista dell'arrivo si allontana, aumentando il ritmo del suo incedere, facendomi capire quanto sia stato fortunato oggi.
La lascio andare anche perché non riesco a starle dietro.
Che dire... un ottimo tempo, 4'20"/km (abbassando il mio precedente “best”), e un premio di categoria, oggi li ho portati a casa.
Ma ancora di più, è l'emozione che mi ha dato la mia lepre e che mi dà questo sport che ho portato a casa...oggi più che mai coinvolgente e appassionante.

mercoledì 20 maggio 2015

Quella strana sensazione...

...è la stessa che provavo il sabato sera prima della partita di playoff di basket o semplicemente prima di una partita importante.
Mal di pancia...un po' di nausea...ti sembra di non stare bene, ma è solo una sorta di 'ansia sportiva'. Scompare non appena l'arbitro alza la palla in mezzo al campo.
Sono passati 10 anni dall'ultima partita e da quegli scatti di 25 metri ripetuti più volte sul parquet.
Questa sera i chilometri sono stati poco più di 5, la gara è la quinta tappa del Grand Prix di Novara, manifestazione organizzata da Alessandro Negri.
La forte tendinite se ne sta andando...domenica scorsa 15km rinfrancanti dopo 40 giorni di stop e successivo lento recupero..con un netto miglioramento nell'ultima settimana.
Come già scritto, sto apprezzando molto questa ripresa, inizialmente completamente imballato, poi esagero e mi devo fermare ancora una settimana, poi ricomincio, attento a ogni appoggio per evitare il riacutizzarsi della tendinite; sia chiaro, c'è di peggio in termini di infortuni.
Torniamo a questa sera...mal di pancia per una gara dalla quale non so cosa aspettarmi.  Forse un buon ritmo, magari appena sotto i 5'/km e nessun problema al tendine.
Riscaldamento di 1,5km; parto tra i primi con l'amico runner Raffaele, mi tira per un paio di km, poi al cavalcavia lo supero ed è lui a seguirmi.
Ritmo intorno ai 4'29"/km, un po' con il freno a mano tirato; a poco più di 500m dalla fine allungo, addirittura sotto i 4'/km. Finisco a 4'26"/km di media...senza fastidio al tendine...e senza mal di pancia.

martedì 5 maggio 2015

Va bene così!...

...perchè tutto sommato il tendine migliora, poco per volta.
La postura al lavoro e in auto non aiuta anzi.
 Nell'ultimo mese pochissimi chilometri, domenica 5km con il "Give me five" a Massimiliano, ritmo 5'30''/km...e oggi ...meglio, ma non più di quanto indicato in foto.
Ho aggiunto un chilometro e aumentato la velocità; il fastidio è ben presente, le gambe sono imballate, mi sento come ingessato, ma le sensazioni migliorano.
Sto apprezzando molto di più queste brevi uscite rispetto a quando giravo poco prima a pieno regime; forse ero un po' cotto...il problema muscolare in autunno, poi la Mezza preparata molto bene, vanificata da una giornata in cui il livello di energie era basso e da un irrispettoso vento contrario, poi l'infiammazione poco prima del Monteregio Trail.
Quella di questi giorni è una corsa senza obiettivi, se non quelli di ascoltare il proprio corpo, cercare una migliore falcata, sentire i messaggi mandati dalla parte dolente...è un po' come ricominciare dopo uno stop (per altro non lunghissimo...ma noi runner sappiamo quanto pesano più di 20 di giorni di k.o.) a fare una cosa di cui ci si era dimenticati.
Ripeto...proprio bella la breve sudata di questa sera...non ricordavo che si stava così bene dopo...e che belli i papaveri in fiore...dopodomani aggiungo un chilometro...

martedì 24 febbraio 2015

E poi ti chiedono...perchè lo fai?

Una sera, su whatsapp, gruppo "W.A.R -We Are Runners"...

Gallo: "Di corsa in auto in tangenziale e poi in autostrada cercando di raggiungere il sole...rimani lì ancora un po'! Non scendere...aspetta...
Per poi cosa? Per un divertente 10x200m sotto la luce rimasta in campagna cercando lo sterrato più sporco e meno livellato...forse poca roba. ..o forse tanta roba...perché mi ha rimesso di buon umore...potere della corsa..."

Diego: "La corsa vissuta come passione è una delle cose più belle che ho provato fino ad ora. .. poi subentrano le ambizioni, la voglia di andar sempre più forte, la voglia di battere qualcuno o peggio ancora la voglia di battere se stessi, poi un giorno ti metti le scarpe e pensi, ma che cazzo...
Per fortuna però arriva il giorno in cui un ragazzo ti dice:"10 km a 5?" e ti si ripropone un mondo che hai dimenticato, quel mondo di cui ti eri innamorato e quando torni a casa pensi ai giorni che uscivi al tramonto dicendo "che fortuna poter correre oggi!"



Gallo: "...mi fa piacere che ti ricordi di quei 10 a 5'/km..."

Diego: "Non sai che piacere mi hai fatto tu!"

lunedì 9 febbraio 2015

Yulia....e un medio con la gara nel mezzo

Tato e Gabriele all'Invernal K20/11
"Forza Yulia"
Per chi ti conosce e ti ha visto correre...è incredibile saperti distesa forzatamente in un letto di ospedale.
Quando starai meglio....vai a leggere tutti i messaggi per te, ricevuti sui social network e non solo...non so se ti basterà una settimana...
Ti hanno scritto tutti...quelli che ti hanno preso come riferimento quale campionessa di trail, chi è tuo tifoso, chi ti ha conosciuto, chi ha avuto la fortuna di allenarsi con te almeno una volta, chi è stato fotografato da te durante una gara e chi, come per me, vale tutto quello che ho appena scritto sopra. 

Forza Yulia, ti aspettiamo!

(link al post dell’allenamento e link al video)

Ieri avrei voluto fare 20km tra i sentieri del parco del Ticino, ma scopro che c'è una gara da 11,5km con partenza dal santuario del Varallino (Corsa nel Parco del Ticino)....proprio da dove sarei partito.
Bene, piccolo cambio di programma, Parcheggio in centro a Galliate, a 3km dalla partenza, indosso le scarpe da trail e parto.
Procedo con una radipa iscrizione al Santuario e nell’attesa della partenza, continuo il mio medio; mi posiziono poi sotto il gonfiabile, saluto i compagni di squadra e via, insieme a circa 200 podisti infreddoliti.
Percorso? Asfalto per meno di 1km..poi neve..ghiaccio e giù in valle, in parte per quei sentieri che avrei voluto fare, divertente!
Lungo il canale Langosco, dopo la discesa e il tratto single track, lo sterrato è più pulito e si spinge di più; non per molto, la gara a tratti diventa un piccolo trail.
Supero sulla neve Meo, mio allenatore di basket delle giovanili, solitamente più veloce di me e poi Lucia Vellata, ultramaratoneta e coinvolta nell’organizzazione della gara .
Ci si riporta in quota con la ripida salita del frigorifero, perché qualcuno lì ha effettivamente gettato un frigorifero... (link al post in cui ne parlo).
Nebbia sull'ultimo km di asfalto...spingo..ne supero diversi e poi mi si affianca Christian, compagno di squadra. Arrivo sulla neve nel parchetto dietro al santuario...25esimo...ma chiaramente quelli più veloci erano rimasti a casa o all'Invernal K20/11.
Ristoro volante, un bicchiere di te e via per gli ultimi 3km...(in totale saranno 17)
Non mi sono tirato il collo (anche perché sarebbe stato letale per un gallo... :) ), ma ho tenuto un buon ritmo.
Bello questo allenamento, un po' solitario, un po' in compagnia, un po' trail, un po asfalto...

mercoledì 8 ottobre 2014

Autunno d'improvviso...

...non dovrei esserne stupito, in quanto l'equinozio d'autunno è stato una ventina di giorni fa.
Ma il mese di settembre è stato assolato, caldo (forse più di agosto) e, fino a qualche giorno fa, la temperatura esterna è stata sopra i 20°C.
Ieri, durante il mio allenamento post-lavorativo (dopo il solito viaggio tra gli infiniti lavori in tangenziale e autostrada), mi sono stranito nel trovarmi quasi al buio alla 19:15 in campagna, sotto una pioggerella piacevole, ma insistente e con quell'arietta fresca (freddina...) che non mi aspettavo.
Tra un po' sarà ora di riprendere i guanti finiti in fondo al cassetto e la lampada frontale (si accenderà o dovrò cambiare le pile?...).
Visti i problemi fisici non ancora del tutto risolti e una buona dose di stress lavorativo e non solo, l'arrivo della stagione fredda mi infastidisce e addirittura mi ha fatto un po' passare la voglia di correre.
Ieri sera, una decina di km a buon ritmo, 4'50''/km di media, con lievissimo fastidio alla coscia, che piano piano si sta affievolendo.
Purtroppo, diverse gare trail in agenda sono state depennate dall'elenco...vedremo..navigo a vista.
Mentre "viaggiavo" a 4'40''/km pensavo a chi corre i lunghi lenti a 4'30'' e anche più veloce...non con invidia, ma rendendomi conto di quanto debba essere ben "oliato" e performante il loro motore.
Mi piace pensare che il mio sia solo di cilindrata inferiore, ma comunque un motore onesto e dalla resa soddisfacente.
A proposito di gente che fa i lenti alla velocità delle mie ripetute sui 1000m, mi piace sottolineare la prestazione del fresco amico runner Massimiliano (nonchè "quasi" vicino di casa e di cui, con Barbara , abbiamo fatto conoscenza anche della piacevole famigliola).  
5/10/2014, Maratona di Bruxelles, 2h56'11'', 32°assoluto e 1° italiano, su un percorso con qualche saliscendi e una pioggerella fastidiosa nella prima parte di gara. Grandissimo!
In questi giorni ho poi letto il libro da lui scritto e pubblicato, "La mia strada - Appunti di viaggio -"; quasi 100 pagine, lette poco alla volta e che ho apprezzato molto.
Oltre a correre come un fulmine Massimiliano scrive bene: una storia gradevole, ma soprattutto piena di sentimento e emozione, un po' autobiografica...in cui non si parla di corsa, ma in cui ad un certo punto il protagonista indossa una maglietta rossa da runner...

venerdì 8 agosto 2014

Finalmente un po' di luce...

...per diversi motivi:

1. sembra che il sole sia finalmente più presente in questa strana estate, pur con giornate non caldissime (meglio così...).

2. Dopo aver corso la Bettelmatt Sky Race già infortunato, si è acutizzata l'infiammazione alla coscia o alla base dell'anca o visti i sintomi, riconducibile al piriforme come già scriveva Fausto; ho corso molto poco, male e anche senza correre ho sofferto un po' di dolore.
Mi è mancata soprattutto la possibilità di scaricare lo stress, compensata solo in parte da qualche uscita in MTB.
Poi, sabato scorso, uscita in stile "nordic walking e poco running" tra i sentieri del parco del Ticino, bella ma poco gratificante, soprattutto causa la gamba dolorante.
In settimana 8km a ritmo lento, poco dolore, benchè presente, ma notevoli segni di miglioramento.

3. Da due giorni sono in ferie. Ho lasciato quella scomoda sedia  dell'ufficio e quel sedile per nulla comodo della macchina aziendale.

4. Sono in Trentino da ieri con Barbara e famiglia; scarpe più comode da quelle usate al lavoro, molto più in piedi che seduto come al lavoro e oggi, forse un po' inconsciamente, mi "lancio" nel giro corto che mi ero già programmato (quello lungo per ora non è adatto alla mia condizione fisica, ma si vedrà).
Sarà..., ma questi 15km e 1100m di dislivello mi hanno fatto bene (almeno fino a domani al risveglio...).
Certo, non li ho affrontati come avrei voluto, ma nonostante un po' di indolenzimento (inferiore comunque a quello degli 8km infrasettimanli) sto piuttosto bene.
Non è la prima volta che la Valle di Ledro ha questa azione curativa su di me...non me la spiego, ma mi piace.


5. L'uscita di oggi...sentiero O415, da 700m fino ai 1600 di picco in poco meno di 8 km, passaggio sul ponte romano di Croina, sentieri, sottobosco, forestale, vista bellissima sulla vallata .
Raggiungo Malga Vies e ritorno per il nascosto sentiero CAI O424, Senter de Canai (avendo comunque un'alternativa, ma più lunga).
Beh...mio caro O424, ci siamo conosciuti ma non ci vedremo più;
sei troppo ostico, poco segnalato, poco manutenuto, roccioso, scivoloso, non in sicurezza, il rio da guadare più volte nella sua discesa verso valle, 400m di disl.- in 1 km (!)...abbiamo litigato, non mi sei piaciuto, ma a parte un paio di scivoloni su foglie bagnate, ti ho domato.
Comunque la parte in asfalto finale è stata una liberazione...


Altimetria









Domani magari un po' di MTB e passeggiata con Barbara, poi si vedrà...
...per ora il piacere della corsa e dello stare in natura sembra fortunatamente ritornato.





mercoledì 7 maggio 2014

Caro Max, ti scrivo...

Dopo aver usato i bastoncini "naturali" durante l'allenamento trail in Trentino di due settimane fa e averne trovato giovamento sia in salita che in discesa, ne ho ricevuti un paio in regalo da Barbara, complice il mio onomastico.
Domenica ci sarà il Trail del Motty; 25km e 1200m di dislivello +/- circa, cioè la mia massima distanza corsa in piano più un buon dislivello.
Secondo la famosa formula della distanza equivalente (ogni 100m di dislivello positivo corrisponderebbe 1km in piano), è come se dovessi correre per 37km in piano.
Poichè non sono al top della mia forma fisica, non ero sicuro di iscrivermi; poi ho mandato un'email agli organizzatori, per chiedere informazioni sul tracciato e una domanda sull'uso dei bastoncini, chiedendo se ne consigliassero l'utilizzo per questa gara.
La risposta, che allego qui sotto, arriva firmata da Max (Valsesia), organizzatore e trailer senza bisogno di presentazione; mi consiglia di usare i bastoncini, che lui li usa spesso..ma che la scelta finale rimane mia.
Dopo la prima e-mail in cui mi rammenta dei primi 7km in salita, mi spiega il tracciato e il suo modo di scrivere cambia, esce la passione, l'eccitazione, l'amore per la natura e per i trail...
Se avevo ancora qualche dubbio, ora non ce l'ho più...me li ha tolti...entro domani mi iscrivo...anche se non sono al mio "top" di forma, farò una gara-allenamento, godendomi a pieno tutto ciò che mi ha raccontato Max...



giovedì 6 marzo 2014

...bagnato dal sole...

Questa sera la lampada frontale per scaramanzia l'ho tenuta in mano e non adagiata sul cappellino; 15°C e sole tutto il giorno, torno dall'ufficio e alle 18 e 30 esco per un allenamento per me nè lento nè veloce (10km a 5'05''/km).
Mi infilo in campagna: rispetto a pochi giorni fa la luce c'è, eccome!

Quest'inverno per poter fare i 10km nelle uscite in settimana, senza ripetere il noioso giro in paese, entravo in campagna, buio pesto e luce frontale accesa.
Solo nei miei pensieri, non un rumore, qualche volta mi sono anche fermato a guardare le stelle, qualche volta sgambettavo sotto la pioggia; attento a dove mettevo i piedi, in quanto non è una campagna proprio levigata, di chilometri al buio ne ho macinati...
E più di una volta sono saltato di colpo, spaventato da un'anatra in partenza dal ruscello o da una minilepre che mi sbucava davanti...


Ma stasera è stato diverso; ho rivisto gli argini delle risaie incolte, ho notato i prati che si stanno "inverdendo", ho rivisto il ruscello e non solo sentito lo scorrere dell'acqua.
La luce è durata oltre le 19, fino a quando, all'ultimo chilometro, sono stato costretto a posare la fascia della lampada frontale sulla testa e accenderla...
Sarà stato un caso, ma, dopo due secondi, una nutria che ho fatto appena in tempo a inquadrare sulla riva, mi ha fatto "buuu!!" e si è buttata in acqua. Io?...altro salto spaventato.


Saranno banalità, ma la corsa di stasera e il sole con la sua luce mi hanno dato serenità.
Torno a casa, accendo la radio e il ritornello è "...bagnati dal sole...", cantato da Noemi, una delle mie cantanti preferite.