martedì 22 luglio 2014

Bettelmatt Sky Race...finisher!

Un affaticamento (o piccolo stiramento?) non ancora riassorbito nella parte posteriore della coscia e il tempo da lupi mi fanno titubare, ma alla fine la mia iscrizione alla gara arriva, 30 minuti prima della partenza.
Sono con Fabio, amico maratoneta alla prima vera esperienza trail e rispettive moglie supporters.
Incontro anche un paio di compagni e avversari di basket dei tempi addietro; al solito, incrocio anche la banda dell'ASD Trail Running.
Riale è sempre suggestiva, ancor di più con quelle nuvole basse; uno scroscio di forte pioggia 10 minuti prima della partenza desta un po' di preoccupazione.
Smette proprio alla partenza, prima della gara lunga e poi noi della corta; siamo quasi in fondo al gruppo, io sicuramente non spingerò per evitare infortuni in alta quota e Fabio dice che andrà con ritmo tranquillo.
Si sale da subito verso il Rifugio Maria Luisa; ne sorpassiamo tanti sulla gippabile, poi comincia il sentiero.
Dai 1780m ai 2160m in poco più di 2km...ora si corre fiancheggiando il Lago del Toggia, sotto una leggera pioggerella. Fabio mi stacca di un centinaio di metri e ci ricongiungeremo al primo ristoro.
Direzione Passo San Giacomo, a circa 2250m. Passiamo il confine, siamo in Svizzera e la gara cambia. Cominciano i sentieri, alcuni corribili, alcuni rocciosi, qualche ruscello da guadare, saliscendi fino a raggiungere con una decisa salita i 2330m di Capanna Corno e poi i quasi 2500m del Passo Corno.
Fabio è là davanti di qualche minuto. Non si può dire che faccia caldo..anzi; delle raffiche urlanti di vento freddo si scagliano su di noi più volte.
La coscia punge ma va abbastanza bene, mi godo i paesaggi, il lago semi ghiacciato del Corno e una pazzesca lingua di neve di circa 500m su cui correre.
Sembra a tratti un paesaggio lunare e la foschia bassissima toglie spesso visibilità; in un certo punto, sulla neve, sembra addirittura che non ci sia più niente oltre al sentiero.
Spettacolare il colore azzurro del Lago di Gries; torniamo in Italia e siamo ancora a quasi 2500m
Passo poi nella verdeggiante piana del Bettelmatt, dove verso il km.17 trovo il bivio per la gara lunga (che prevede subito altri 900m di dislivello in pochissimi chilometri, complimenti a chi l’ha fatta).
Da qui discesa molto tecnica tra tornanti in sentieri single track, che affronto in solitaria; sento poi il sopraggiungere di un concorrente, poi un altro, mi sorpassano e poi in totale in cinque.
Va bene tutto, ma non mi sono fatto il mazzo per farmi fregare sulla discesa finale! Mi accodo a loro, non li mollo, scivolo su una parte fangosa, su di nuovo…e, a fine discesa, lungo il Lago di Morasco, li sorpasso e ne raggiungo altri due.
Tornanti finali su asfalto prima di Riale, non vedo il sentiero che taglia i tornanti stessi, allungo la strada e mi risorpassano tutti!
Li riprendo e …sul rettilineo di Riale li sorpasso tutti!
Barbara mi ha detto che sembravo indiavolato, soprattutto quando l’ultima “vittima” del mio allungo cerca di riprendermi…invano…
22,8km e circa 1000m di dislivello +/- registrati dal Garmin (file gps nella sezione dei percorsi)
Fabio è già arrivato da 15 minuti, molto bravo.
Il percorso è stato splendido, nonostante il tempo avverso; un altro piccolo “viaggio” l’ho portato a casa e rimarrà vivo nei ricordi, insieme alle immancabili foto (che mi hanno fatto perdere qualche minuto…pazienza…) che ho messo in fondo al post e qui.
Purtroppo sono stato notevolmente frenato dal timore di peggiorare il mio infortunio, ma nonostante questo è andata bene e ho fatto la solita gara senza mollare. E quell'allungo finale... :)
Qui la classifica (oppure sul sito dell'evento)
Altimetria
E per finire l'aspetto enogastronomico da rimarcare, abbiamo mangiato ottimamente, e in altrettanto ottima compagnia di Marta e Fabio, tipici piatti ossolani al Ristorante Corno Brunni, a una decina di minuti da Riale, prima delle Cascate del Toce, assolutamente da consigliare.

lunedì 7 luglio 2014

Ci vediamo al bar...?

...questo era l'accordo con Barbara, pronta a seguirmi (con il pensiero) nel mio allenamento mattutino in Trentino.
Domenica, partenza ore 7, da 730m slm: stesso percorso di fine aprile (link al post), quando la neve mi aveva fermato a 1500m.
Tralascio il racconto dei primi km in comune con l'uscita precedente...dicendo solo che al km.2, lungo il sentiero O416, avevo già guadagnato 280m e alla fine 870m nei primi 5,5 km.
Dove tempo fa c'era la neve, ora c'è un piccolo sentiero e una curva "cieca" dietro la quale soddisfo la mia curiosità lasciata in attesa per due
mesi. Sono di nuovo in salita, ma su fondo più corribile, sempre tra i boschi; dopo 1km circa gli occhi si spalancano su Bocca Caset a 1600m.
Continuo sul sentiero O419 (Senter de Malga Giù) e corro su una forestale in un bel saliscendi in cui incontro due bikers e 2 escursionisti.
Per il resto sarà un allenamento solitario, come spesso mi piace fare, lontano dal frastuono del turismo di massa (comunque non presente in Valle di Ledro), nonchè da quello della vita lavorativa, tra sentieri silenziosi in un ambiente montano, non contaminato da impianti di risalita e da grandi rifugi, che disseta la mia voglia di natura e entusiasma lo spirito.
Scendo verso i 1500m, dall'alto si vede Malga Giù e il fumo che esce dal comignolo.
Continuando su forestale tra i boschi scendo a 1250m, con i campanacci delle mucche sempre piu udibili.
Finita la discesa, mi ritrovo su un passaggio tra i prati, mi giro e che spettacolo la catena dei Corni...mi rigiro e via.
Sono in una malga vicino al bivacco di Casa di Mez. Le mucche mi guardano incuriosite...sarà per i bastoncini, ma mi prendono per il loro pastore e mi inseguono per un centinaio di metri al trotto fino al limite del sentiero 419 recintato dove loro non possono scendere.

Gran bel tratto trail in discesa prima tra i boschi e poi su rocce franose nella Val Scaglia ...perdo in 2km 400m di dislivello. ...la strada ridiventa corribile poi una ciclabile.  Devio nel boschetto di Ledro Art con alcune sculture lungo la passeggiata.
Vedo il lago di Ledro, manca poco. Prendo la via meno facile, si risale un pochino su asfalto, poi sbuco sul lungo lago in discesa sterrata e arrivo dopo 17km e poco più di 1000m di dislivello +/- sulla spiaggia.
Che sole...Barbara sta arrivando.
Colazione meritata con strudel e salsa alla vaniglia: insieme ci stendiamo a prendere il sole e io infine a ritemprare le gambe nelle fresche acque del lago di Ledro.
Qualche foto più sotto o qui

Profilo altimetrico e percorso