lunedì 25 novembre 2019

Pazienza e ostinazione

10 mesi dall'infortunio...che dire, tra uno "sbuffo" e l'altro, da quasi un mese corro 40km circa settimanali, che è un bene, anzi è ottimo, a volte anche per tre giorni di seguito.
Il problema è la durata dei singoli allenamenti; quando a metà ottobre ho superato i 10km, una volta 12 e una 15, l'infiammazione si è riacutizzata e mi ha fatto "retrocedere" di una settimana nella fase di recupero (come successo già a marzo e maggio quando provavo a camminare/correre per 20 minuti, allora con ripercussioni ben più pesanti, in quanto ero nella fase acuta dell'infiammazione)

Inevitabilmente anche durante i giorni successivi a questo "lungo da ben 15km" ho avuto male.
Evidentemente era troppo per quel momento...e forse lo sapevo pure, ho sbagliato.
Quindi ho dovuto attendere e ricominciare da capo: parte della nuova ripresa ha avuto sede a Modena, durante una trasferta lavorativa.
Con molta calma...correndo per il centro, facendo il turista di corsa come mi e' capitato spesso.
Un paio di settimane fa, dopo aver raggiunto ancora una condizione decente, ne ho rifatti 12 a circa 5'/km ed è andata benino, per lo più su sterrato in campagna.
Ho poi cominciato ad aumentare lievemente il ritmo.
Una decina di giorni fa corsa durante una trasferta lavorativa in Russia, ho corso (poco) su tapis roulant, ho fatto nuoto e sono stato in piedi per parecchio tempo durante il giorno.
Inutile dire che avevo male e pensavo di essermi giocato nuovamente parte del recupero.

Domenica scorsa,  al ritorno dalla trasferta, corro per 10km, magicamente senza problemi. Forse l'acqua gelata delle pozzanghera in campagna ha aiutato....
Diciamo che ho ancora gambe pesanti e l'infortunio non è assolutamente passato: ogni passo è ancora misurato e composto, onde evitare movimenti sbagliati.
La velocità è quella che è...con un paio di uscite a 4'55"/km, per ora non riesco ad aumentare per tutta la durata dell'allenamento.
Come scrivevo nel post precedente, la pazienza nel riprendere gradualmente deve essere un punto fermo.

Non appena ho trasgredito, troppo veloce o allenamento troppo lungo, l'ho pagata dubito.
Anche perché, dopo ogni corsa, un po' di indolenzimento al tallone era presente: ma non questa settimana, per fortuna.
Sono per ora sensibilmente contento della ripresa, considerando sopratutto la fatica per arrivare a questo punto.
Piano piano aumenterò km e velocità e spero di tornare a divertirmi su qualche percorso trail.
Sto per lo più correndo in campagna, anche perché il terreno e' più morbido dell'asfalto

    
Le cose più belle?

I 9km di giovedì scorso alle 6:00 di mattina.
.......e quelli di venerdì durante la pausa pranzo....












...e ieri 14km sotto la pioggia, vento e una campagna fangosa.

...momenti di serenità riacquistata.

Infine, ribadisco, nella vita di tutti i giorni sono indispensabili ciabatte e scarpe adatte, altrimenti non si guarisce più...

Maledetta tallonite!!


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