Poco, pochissimo tempo per scrivere sul blog, che pero' non voglio abbandonare, anche per tenere traccia della mia vita di corsa e non solo.
Stiamo passando un periodo estremamente difficile. Il Corona virus ha causato e sta ancora causando molti decessi e malati con uno sforzo incredibile da parte del governo e di tutti coloro che lavorano in prima linea.
Dal 4 maggio siamo passati, due dopo mesi di lock down alla cosi detta fase 2. Riaprono molte attività, si può uscire a piedi oltre i 200m da casa per passeggiate e fare attività motoria; cauto ottimismo, anche se siamo ancora lontani dalla fine di questa pandemia e dovremo stare attenti.
Per quanto mi riguarda, lavoro a casa in smart working dal 25 febbraio.
Dall'8 marzo, ovvero dall'inizio del lockdown, sono uscito a fare un paio di volte la spesa e l'ultima settimana ho corricchiato per un paio di mezz'orette non oltre i 200m da casa come da decreto governativo.
Spero che questa riapertura e inizio della seconda fase, permetta di riprendere le vecchie abitudini, quali per esempio visite ai parenti, ripresa al lavoro per chi si e' dovuto fermare e tornare il più possibile alla normalità, soprattutto con la continua discesa dei casi di malati e decessi.
Non ce la faccio più a leggere sui social commenti 'negativi / offensivi / senza senso' su tutto quello che e' successo: per fortuna esiste il tasto 'blocca', 'non seguire' , 'disconnetti' usato più volte negli ultimi 2 mesi e forse anche da qualcun altro nei miei confronti, chissà.
Riguardo alla corsa, beh..ai primi di Marzo ho rispolverato un tapis roulant di Barbara del 2006, praticamente nuovo: velocità max 5'/km, piuttosto affidabile.
Posizionato appena fuori dal garage, vista giardino, mi ha permesso di correre 'outdoor' per quasi 250km...convivendo con un po' di infiammazione al tendine d'Achille, poi scomparsa.
Ho notato pero' che la corsa su tapis roulant e' totalmente diversa, più impostata e controllata rispetto a quella su strada o campagna: appena sono uscito nei dintorni di casa ho notato che gli appoggi sono totalmente diversi.
Non so se sia stato quello , se siano le scarpe nuove (Brooks Ghost 12, forse meglio le 11...), ma da una settimana mi si e' infiammata l'anca e tornata un po' di tallonite, che va e viene, sperando sia solo una condizione passeggera.
Le gare rimarranno virtuali per un po', ma almeno ora posso uscire a correre o in mountain bike.
Questa settimana sono tornato a sgambettare nella mia amata campagna, con i suoi profumi e aria fresca. Una sensazione nuova e riscoperta, per nulla banale.
E ho incontrato, in quella manciata di km in campagna, più persone di quelle che incrocio solitamente in un mese; la voglia di outdoor e' un diritto per tutti, dopo due mesi ''rintanati" in appartamento.
Perché di questo si tratta, siamo stati ''chiusi'', ma nell'accezione positiva del termine, per essere riparati/preservati/protetti dal virus, non perché il governo si sia divertito ad applicare delle restrizioni.
E come la natura si risveglia in primavera, lo facciamo anche noi con la nostra fase due.
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