Ogni trail, una storia a sé...ma il filo conduttore è lo stesso...il buttarsi in una dimensione parallela, dove i piedi non appoggiano su superfici lisce, la natura ti accoglie ma ti invita a rispettarla... dove non sai se la salita è finita finché il cuore non decelera i suoi battiti...ma non puoi rilassarti, la discesa è ricca di insidie...e quando arrivi al traguardo con le gambe provate, il pubblico ti sorride..e tu ancora di più perché sai quello che hai fatto per ritornare lì.
Il Trail del Moscato non ha fatto eccezione: 400 circa i partecipanti alla gara di 21km e 1000mt di dislivello +/-, presentatisi a Santo Stefano Belbo.
Decido di usare le borracette e un integratore, il camel bag sarebbe stato troppo.
Si corre inizialmente in paese (170mt slm), ma dopo i primi 500mt inizia una salita costante che ci porta in 4km a 500mt slm...la corro quasi tutta.
Poi eccola, la prima breve discesa a picco; a lato e tra i filari aridi, la terra sotto i piedi è dura.
Se fosse piovuto sarebbe stato tutto fango e acqua, meglio così.
Si risale ora dai 450mt fino a quasi 700mt, questa volta più nettamente, alzo la testa e sono attorniato dalle verdi colline.
Mi accompagna in questo tratto Max, vero trailer conosciuto al Pila Sky Trail. Ci si sorpassa più volte, poi poco prima del km.10 lui allunga, quando la discesa che ci accompagnerà fino al km.13 è già iniziata.
È una discesa mai monotona...tratti su asfalto. ..tratti tra i filari..e un tratto divertente in un sentierino con rami a mezza altezza (cioè al mio viso)...scoprirò poi che molti concorrenti sono stati punti dai calabroni in questo punto.
Tutto sommato in discesa non vado male, perdo solo un paio di posizioni.
Al km.14 siamo di nuovo a 170mt slm, faccio un ristoro volante con i miei "viveri" e poi affronto il tratto più scomodo e fastidioso della gara...un campo arato, secco, pieno di solchi, che rende faticoso e innaturale correre.
Alzo la testa e vedo quello che già sapevo, il muro prima della fine e la fila di atleti piegati a salirlo, 1,5km e quasi 200mt di dislivello.
Non mollo, procedo con il mio ritmo costante. Supero un atleta in evidente deficit. ..ma una manciata di altrettanti atleti mi superano; non che avessi rallentato, semplicemente questi "ne avevano di più".
Mancano tre km, è ancora discesa sterrata e poi su asfalto...mi giro, chi mi segue non mi prende più.
Batto il 5 ai ragazzini in zona traguardo e arrivo con il sorriso; saluto Barbara, in piazza ad aspettarmi.
Anche questa è fatta; poco sopra la 100esima posizione...un po' di amaro in bocca...ma contento per una gara condotta a buon ritmo e mai in affanno, devo migliorare in discesa e avere quel pizzico di birra in più dal km.15 in poi.
Doccia e poi pranzo incluso per gli atleti con salame, agnolotti, salsiccia, carote e torta di nocciole; a dire il vero mangerò dopo un'oretta, causa stomaco chiuso.
Ritiro la bottiglia di moscato riservata ai finisher (un'altra era nel pacco gara insieme alla maglia tecnica che ho usato in gara).
Manifestazione ben organizzata, in un luogo paesaggisticamente affascinante (patrimonio dell'Unesco).
Infine, Barbara e io ci concediamo un giro in collina con il bus turistico, passando per i punti più caratteristici della zona, prima di tornare a casa.
Classifica del 4° Trail del Moscato, qui in
pdf e in
excel
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Speaker d'eccezione Roberto Giordano
con il sindaco di S.Stefano Belbo |
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Primo piano gentilmente concesso
dalla mia "fotografa ufficiale" |