domenica 27 aprile 2014

Fino a Bocca Caset (quasi..) e ritorno...

Ancora nella valle trentina, il mio rifugio e parco giochi; questa volta stacco il biglietto per il sentier del Pià (O416).
A 735m slm la partenza, dapprima su asfalto, per poco, ma già con ripida pendenza; mi fiondo, dopo circa 1km sul sentiero tra i boschi, il fondo diventa più morbido.
Non c'è nessuno, non un battito di cuore oltre al mio, solo i miei passi; scorgo la vallata e il lago d'Ampola, visibile tra un albero e l'altro.
Il sentiero è costantemente segnalato, il clima è fresco, sono sul versante non esposto al solo mattutino; incontro diverse postazioni di artiglieria della guerra 1914-1918, ci sono alberi abbattuti e alcuni sradicati da scavalcare e poi...sempre più su, la pendenza è ripida, ma a tratti si riesce a correre.
Due bastoncini da trail "naturali" mi aiutano, il fondo non è mai "monotono"; una curva rocciosa a sinistra e una a destra, di corsa sul sentiero in cresta, la prima "chiazza di neve" a 1400m e poi...la neve aumenta, la gamba sprofonda fin al ginocchio, il sentiero è completamente sommerso.
La mia scalata termina qui, a quota 1510m slm.
Torno indietro di corsa, ripassando per lo stesso sentiero dell'ascesa, al bivio prendo però il sentiero O416b; scendo puntando i "bastoncini", ascoltando il vociare lontano dei boscaioli.
Il salto di una cascata è chiaramente udibile, ma non la vedo: poco dopo si sente un'altro salto d'acqua, il sentiero si allarga e diventa ben corribile.
Ahh...le prime case, ma...ho già finito?
Peccato, ma forse è meglio così, le aspettative per la sommità non raggiunta sono ancora vive. Ci torno, di sicuro; fino a Malga Caset e magari fino a Tremalzo, poco più avanti.
Non tanti i km, quasi 13 in totale ma più di 850m di dislivello; bell'allenamento, buone sensazioni fisiche e soprattutto di benessere che la natura mi sa donare.
Un grazie a chi mi aspetta a casa, asseconda le mie voglie di natura...e a cui porto sempre un piccolo reportage fotografico...


6 commenti:

  1. Non sono amante dei trail in senso stretto, ma aspetto con trepidazione i post tuoi, di Go Save e di altri trailer per vedere posti magnifici!!!

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  2. Una delle parti più belle dei Trail per me è proprio questa. ..non per niente sono piu fotoreporter che trailer... :)
    Poi ci sono tutti gli aspetti psicofisici positivi di cui parlo spesso. ..
    Nonché per finire, ma non ultimo, saper di avere un lettore che aspetta il mio prossimo racconto...

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  3. Allenarsi,anche in solitudine in posti come quelli è bellissimo,fondersi con l'ambiente naturale che ti circonda,il tuo spirito non può che trarne giovamento,è come trovare una pace paradisiaca con te stesso.
    Gli aspetti psicofisici di questo sport sono le cose che più lasciano il segno nel nostro animo rendendolo forte e libero.
    Continua così!

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  4. Mi alleno quasi sempre in solitudine, mi piace...ma non disdegno la compagnia. Solo che non è facile combinare gli allenamenti con altri...
    Per ora non mi pesa per niente la solitudine della corsa, anzi la vivo come un potente antistress, come un momento di piena libertà...sia essa su asfalto o tra i boschi...preferendo quando possibile un ''avventura" lontano dai rumori della cittá.

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  5. Hai ragione Marco,abbiamo fatto la stessa cosa e per entrambi le emozioni di correre da soli su quelle montagne è stata tanta...peccato non abitare li.
    Al prossimo racconto!

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    1. Ehh..sì, non sarebbe male abitare in questi posti...

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