E' stato un anno "di corsa" difficile; un impegno extrapodistico mi ha stressato fisicamente e mentalmente togliendomi un po' di serenità e qualche infortunio di troppo mi ha frenato non poco.
Distorsione alla caviglia negli ultimi giorni del 2015, trascinata a gennaio del 2016, tendinite in primavera e in forma acuta da aprile a metà luglio, poi una contrattura il 30 ottobre, dopo un bel allenamento nel Parco del Ticino, che sto ancora pagando.
Poche gare, l'ultima "lunga" a marzo (Monteregio Trail), poi una comparsata a una tappa del Grand Prix di Novara e una bella ma breve gara in salita a Rosazza.
Meno chilometri rispetto agli ultimi due anni, meno dislivello...ma non tutto è da buttare via.
Le gambe, quando hanno potuto hanno girato bene e i miei ritmi "lenti" di allenamento sono scesi di una 10"/km.
Peccato per questi continui sali scendi di forma; dover riprendere tutte le volte da capo, con cautela..ascoltare il fisico..e ora, a distanza di due mesi dalla contrattura, di ripetute, fartlek, trail ecc. non se ne parla, il mio gambone, se spingo troppo o vado su terreni troppo accidentati, mi ammonisce subito.
Però secondo il calendario cinese il 2017 è l'anno del Gallo, quindi, volendo crederci, comincia sotto i migliori auspici per me....

Come per esempio quando esci una mattina d'inverno con il sole ancora basso basso, poi cominci a sentire un tepore sulla schiena e poi sulla via del ritorno il sole è salito, ti abbaglia e scalda, nonostante la temperatura sia prossima agli 0°C.
Ed è così, che la giornata inizia con lo spirito giusto .