lunedì 23 aprile 2012

Monteregio Trail 2012



Passo il sabato pomeriggio disteso sul divano, ne è contenta Barbara che diventa padrona del PC portatile e del telecomando della televisione…un po’ di stanchezza, mista a un po’di influenza mi fanno pensare che forse non ho tanto voglia di andare domani a Ghemme a fare più di 20km di trail…
Mi stupisco (di solito andrei a correre sempre…), ma quese sensazioni mi accompagnano fino a 5 minuti prima della partenza di oggi.
Ore 9 in quel di Ghemme, dopo aver già ritirato nella sala comunale il pettorale e il ricco pacco gara, indosso i pantaloncini corti e mi riscaldo nei pressi della partenza.
Purtroppo ho freddo, non sono molto in forma…torno alla auto, indosso i pantaloncini da trail che arrivano sotto il ginocchio.
Altimetria
Ora sto meglio, integratore nell’apposito taschino dei pantaloni (ne bevo un sorso), chip inserito nelle stringhe e di corsa alla partenza nel Recetto di Ghemme…controllo del  chip..tutto ok…sulla linea di partenza, pronti…via!
Più di 200 persone al trail di 20 (e qualcosa di più) km e circa 320mt di dislivello posisto (e altri 300 nelle gare di 45km, 10km e nordic walking).

Come al solito, dopo la breve passerella in paese, il fondo cambia, lo sfondo e i colori pure, si sale lungo la collina, si passa in un attimo da 230 slm a 300 slm e poi via tra i filari che stanno germogliando in una sorta di slalom sciistico che ci riporta giù…per poi risalire questa volta in "verticale" affiancandoci ai vigneti sull’erba scivolosa.


C’è già qualcuno che cammina provato dal saliscendi, poco dopo si riscende con elevata pendenza costeggiando sempre i vigneti e questa volta l’erba bagnata crea qualche apprensione…
Poi via, qualche centinaio di metri in piano…prima di tuffarci in un ambiente che mai avrei pensato di trovare nelle nostre zone.




Attraversiamo il primo letto di un ruscello asciutto che poi diventa un tratto in single track, il gruppo si ricompatta….

 

….eccoci fermi in coda alla prima arrampicata, tempo per fare un paio di foto…
  
Tocca a me.…mani per terra, mi attacco a una radice, poi a un ramo e spingo sul fango…eccoci su.
 …via....adesso prendo un po’ di vantaggio sugli “avversari”…alcuni dei quali però, quelli più agili e svelti, in discesa saltellano come stambecchi.




Chiedo a un ragazzo con camel bag, che mi accompagnerà fino al 10° km, se vuole passare ma mi risponde che va bene così e che comunque in queste gare non è la velocità che conta…
Mi supererà più avanti dopo il primo ristoro….
Ora siamo nella foresta tropicale o così sembra..un sole timido ma caldo ci tiene compagnia….altro tratto in single track sui sassi, seguo le indicazioni in rosso lungo il tracciato (in giallo per la 45km) per non perdermi…salita, di nuovo tra i filari e poi scendiamo verso Sizzano, km.9 circa ed ecco il primo dei tre ristori.
Un paio di bicchieri di tiepido thè, una manciata di uvetta, un sorso di integratore e via….un po’ di asfalto (500 mt circa..) e poi di nuovo nella foresta. Le pozzanghere invadono tutta la larghezza dei sentieri; se cerchi di non passarci, affondi comunque nel fango che le circonda e allora…tanto vale…dentro con tutta la
scarpa!….
Al quindicesimo km ci si presenta davanti un limpido ruscello, con un guado di 3 o 4 metri da fare con acqua alla caviglia…e tutti a dire “15km a schivare pozzanghere e poi a mollo nel ruscello…almeno così ci laviamo le scarpe..”.
In realtà, 10 minuti dopo sono di nuovo pieno di fango; il tempo rimane buono, anche se in lontananza i nuvoloni sono grigi.
  

Poco dopo il paesaggio cambia, ora siamo nella “savana”, mi sembra di aver visto anche qualche giraffa…incredibile la varietà di paesaggi che incontriamo…
Gli ultimi 5 km li affronto con due ragazze che mi precedono di 50 metri, molto brave negli ultimi tratti nel fango e in salita; arriveranno undicesima e dodicesima nella classifica femminile.
Le avvicino, ma poi, a un paio di km dall’arrivo, mi prende un dolore molto forte all’alluce sinistro…a furia di frenare nelle discese sconnesse mi si è formata una bella vescica.
Decido di non forzare né di sorpassarle per "cavalleria", non mi sembra giusto, mi hanno “tirato” per alcuni chilometri.
Il problema è che altri due podisti meno "romantici" deidono di sorpassarmi non appena si rientra in Ghemme, peraltro in leggera discesa.
Si affiancano alle ragazze e si mettono davanti a loro.
Eh no..così non va bene, mi dico “va beh..non mi interessa, a questo punto li sorpasso tutti”…allungo la falcata, incredibilmente faccio 400metri a 4’35’’/km (da dove ho preso le energie?..perché non ho più male all’alluce?) e incurante degli sguardi stupiti di chi mi ha appena sorpassato e che ri-supero, faccio l’ultima curva a destra, rallento, li tengo a debita distanza , mi prendo gli applausi che splendido pubblico posizionato dietro le transenne tributa a tutti gli arrivati e taglio il traguardo in 2h09’…al 107° posto su 214 partecipanti

Le gambe stanno bene, io sto bene e sono contento…..mi abbasso per slacciare le stringhe bagnate e infangate per riconsegnare il chip, che fatica…



Mi avvio al ristoro finale, gli organizzatori di Trail Running mi regalano la bella maglia Finisher .


Bellissimo percorso, ottima organizzazione, ricco pacco gara con prodotti locali.
Torno a casa, breve sosta da mamma, papà e Marta a mostrare le scarpe che portano i segni “della battaglia”…poi a mangiare dai suoceri per il compleanno
di Gianfranco e Laura…crespelle con asparagi, arrosto, insalata, fragole con cioccolato, torta brevettata della Laura e qualche bicchierino di vino….

...martedì altra gara….Grand Prix di Novara, Tappa n.3, 6,5 km nella campagna del Torrion Quartara…