lunedì 13 luglio 2015

Tutto per una fetta di strudel....

Neanche il tempo di rompere il fiato...che è già subito salita.
Prima su strada gippabile e poi su sentiero 0416 che già conosco (post); dopo 4,9km sono passato da 750m a 1550m di altitudine.
Malga Caset è sempre bella da vedere; sono le 7.45 e il sole sta per salire oltre la montagna, a riscaldare i 15°C della fresca mattina.
Proseguo fino all'incrocio con il sentiero O419 che riporterebbe in giù verso Malga Cita.
Questa volta tiro dritto, supero Bocca Caset, e poi svelto su sentiero ben corribile utilizzato spesso d'inverno per le ciaspolate.
Saliscendi di un paio di chilometri e poi esco dal bosco al Rifugio Garibaldi a 1500m; mi aspettano altri 2km di asfalto in salita, verso Tremalzo a 1700m.

Qui incontro il primo ciclista della giornata, che scala la vetta; sono le 8.30, il sole sta spuntando e finalmente scalda.
Quota 1700m, vista lontana su un angolo del Lago di Garda; la strada bianca del sentiero 0421, che si insinua e costeggia la foresta Gardesana Occidentale, parte da qui.
Di nuovo in salita fino alla prima galleria scavata nella roccia, quasi a quota 1900m.
Ecco il secondo biker...scatta qualche foto del panorama, che lascia senza parole.
"E giusto per il passo Nota?"...e lui.."Sì..è tutta discesa"
Ed è così; si scende dai 1900m fino a 1200m in circa 10km.
Percorso tortuoso, a volte mi guardo indietro ed il paesaggio, ad ogni tornante, assume un diverso punto di vista, ugualmente appagante.
La discesa è piuttosto sconnessa, lascio andare le gambe, ma non forzo.
Mi godo il contorno, comunque ho ancora 10km da fare.
Campanacci di mucche in lontananza, il Passo Nota, vecchia via di comunicazione tra il Garda e il lago di Ledro, ormai è a colpo d'occhio, con i suoi cannoni in ricordo della Grande Guerra.
Tre sentieri si diramano da qui, prendo quello per il Pur; dapprima in salita, poi bisogna perdere circa 500m di dislivello.
Il sentiero è veramente tecnico, le gambe stanno bene; piano piano il sentiero diventa più agevole.




Intravedo il lago, è azzurrissimo, è uno spettacolo.
La gente si sta svegliando, alcune persone sono già distese al sole, altre stanno già facendo il bagno.
Arrivo anch'io e Barbara è già lì.
Con il cuore e lo spirito rinvigorito da questo piccolo viaggio...mi getto nelle fresche acque ritemprando le gambe.
Infine, appago anche lo stomaco, con una fetta di strudel trentino, farcita con una calda crema alla vaniglia.

Certo che per fare il bagno nel lago e mangiare dello strudel potevo scegliere una via più corta, ma i 27km, con dislivello 1400m + e 1500m - sono stati sicuramente la via più bella.








6 commenti:

  1. Bravo Marco ma credo che anche senza lo strudel avresti fatto lo stesso il giretto montano;-)
    Come ci siamo già scritti diverse volte,questi sono posti fantastici...il peccato è poterli vedere solo in vacanza o in qualche gara...a proposito tra 5 giorni sarò sulle Dolomiti...non vedo l'ora.
    Ci vediamo presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh..il titolo del post è volutamente ironico.
      Ebbene sì. ..anche senza strudel..l'avrei fatto lo stesso..e sai cosa ti dico?...sono arrivato alla fine che avevo ancora fame...ma di sentieri...e avrei aggiunto volentieri una manciata di km..
      In bocca al lupo per le Dolomiti!

      Elimina
  2. Bellissimo racconto e immagino giornata memorabile! Il Trentino è veramente bello!
    Bravo anche per la gallery nel post!

    RispondiElimina
  3. E bravo Gallo! E poi si sa che tira più un pezzo di strudel che un....

    RispondiElimina
  4. Sappiamo che i percorsi da quelle parti sono appaganti per la mente e lo spirito....lo strudel invece lo è per il palato !

    RispondiElimina