mercoledì 10 aprile 2013

Aspettative, speranze, obiettivi...

Dopo la bella gara di domenica, riprende la preparazione per il trail di Ghemme di sabato 20 aprile.
Lunedì 10km lenti (5'20''/km), stasera un po' di ripetute in salita sul cavalcavia in campagna in cui incrocio altri due podisti compaesani e venerdì probabilmente una ventina di chilometri "trail" in Valle del Ticino.
Avevo già partecipato l'anno scorso al Monteregio Trail; quest'anno mi piacerebbe guadagnare cinque minuti sul tempo totale...sono tanti, ma l'anno scorso non conoscevo il percorso e inoltre un paio di volte sono rimasto imbottigliato in coda nei tratti in single track.
Sarebbe bello, anche, finire nei primi 100 della classifica generale, ma sarà dura; l'anno scorso ho chiuso 107° su 214.
Aspettative, speranze, sogni...spesso preparo gli allenamenti in funzione delle gare come se fossi un podista "professionista", mi impegno e sento le gare come se dovessi lottare per vincere, con relativa "fibrillazione" nei giorni pregara, com'è successo anche prima della Gamba d'Oro.
Per chi corro? Per me stesso credo....
Perchè corro? Perchè sto bene quando lo faccio, perchè ormai è automatico infilare le scarpe dopo il lavoro e scendere per strada e rilassarsi, se non fisicamente, almeno mentalmente...per vedere fin dove posso arrivare nelle gare...per conoscere fantastici paesaggi durante i trail...
Poi quando le corro, mi diverto, fatico, sputacchio (sono praticamente un lama...) e quando vedo il traguardo accelero per l'allungo finale....contento della mia nuova "piccola" o "grande" impresa.
La sera prima della gara controlli che il gps sia carico, cominci a preparare la borsa e pensi a come ti senti e se domani l'obiettivo sarà raggiungibile o no, ma il più delle volte il pensiero finale è "comunque vada..andrà bene".
La mattina, una tazza di caffè e una fetta biscottata com marmellata...poi a cercare parcheggio nei pressi del gonfiabile...c'è già tanta gente colorata che si riscalda...
Spesso mi è capitato in questi pochi anni di corsa di arrivare qualche giorno prima di una gara con il solito fastidio al ginocchio (ahh...le distorsioni a basket!!), che scompare (oppure non ci penso più..) poco prima dello start.
Cerco di dispormi il più avanti possibile sulla linea di partenza...non perchè penso di battere il favorito o il top trailer della gara, ma semplicemente perchè mi sono accorto che così non rimango a sgomitare nei primi metri, nè bloccato in coda alla prima salita su sentiero di un trail....e questo fa la differenza tra un buon 105° posto e un ottimo 95° posto in classifica finale...
Diciamo che poi l'agonismo di 25 anni di basket è rimasto lì vivo a sostenermi, a spingermi e a darmi obiettivi che mi diverte voler perseguire.
Si corre con un bagaglio carico di aspettative ed intenzioni, a volte per il semplice sentirsi bene, a volte per migliorare il tempo, a volte per finire un faticoso trail senza strisciare la lingua per terra.
E fino ad oggi i tempi migliorano, la lingua l'ho strisciata un paio di volte ma ora non la striscio più, mi sento bene e soprattutto Barbara mi sopporta......obiettivi per ora raggiunti, ma in continuo divenire.

1 commento:

  1. Sempre curiose, divertenti e gradevoli le cronache delle tue corse. Belle le tue riflessioni personali.
    Ciao.
    Sander

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